Posts Tagged ‘maschilismo’

 

[aridatece, definitivamente, Lombroso…]

“… non saremmo costretti a leggere questa montagna di idiozie”. Rubo metà del titolo e l’incipit a un commento particolarmente indicativo all’ennesima, sciocca provocazione di Camillo Langone (qui). Continua a leggere »

Il “signore” sopra ritratto (che sarebbe tanto piaciuto a Cesare Lombroso) si chiama, per chi non lo sapesse, Guido Crosetto. Continua a leggere »

Pensavo che Sacconi avesse dato il peggio di sé nel video riportato nel post precedente. E invece ha confermato la sensazione che al peggio non c’è mai limite. Continua a leggere »

Le poche volte che sono andato a Capri, è stato quando ancora ero ragazzino: assieme ai miei cugini, prendevamo l’autobus (che chissà perché chiamavamo sempre ‘a filobbuss, nonostante i fili li avessero tolti da qualche anno) o i treno la mattina presto, arrivavamo a Napoli, e vicino al Maschio Angioino ci imbarcavamo su un traghetto che ci portava alla nostra agognata meta. Continua a leggere »

Lorella Zanardo ha fatto un’opera meritoria di essere conosciuta e diffusa: il suo documentario, liberamente scaricabile dalla Rete, e il blog, che ruota attorno alla tematica dell’umiliazione delle donne che quotidianamente avviene nella cultura diffusa (soprattutto quella televisiva), sono tra le poco denunce di una situazione sempre più intollerabile. Continua a leggere »

Quarant’anni fa, il 30 agosto 1970, Anna Fallarino, poco più di 40 anni di età, veniva uccisa assieme a Massimo Minorenti, un ragazzo di cui si era innamorata, dal marito, il “marchese” Camillo Casati Stampa. Sul delitto è stato scritto molto; ma anche sugli undici anni di matrimonio, caratterizzari dal voyerismo del marito, che ama vedere la moglie accoppiarsi con giovani sconosciuti e colleziona più di mille scatti fotografici che ritraggono la bellissima Anna in pose erotiche diverse. Gli scatti “segreti” e il diario del marchese, che raccontano in presa diretta il ménage à beaucoups, vennero alla luce dopo il delitto, e costituiranno, per diverso tempo, materia preziosa per i giornali scandalistici. Continua a leggere »

[Il neo-governatore del Piemonte, in una delle sue espressioni più intelligenti]

Già mi aveva colpito la settimana scorsa il fatto che la Lega avesse organizzato un presidio davanti all’ospedale di Trento per rompere le palle sulla pillola RU486: manco fossere quelli del Movimento per la vita. Continua a leggere »

Una scena da brivido: Juliette Lewis che canta Hardly Wait di P.J. Harvey nel film Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow. Un trionfo femminile per festeggiare l’assegnazione di un bel po’  di Oscar all’ultimo film della Bigelow, che in questi anni ne ha diretti di davvero belli e innovativi (quando vedo Matrix non riesco a non pensare che almeno 10 anni prima Strange Days aveva già detto tutto). Il modo migliore per festeggiare una festa che troppo spesso è solo “di facciata” e nasconde le magagne di una cultura ancora troppo maschilista.